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Google Analytics 4: vantaggi e differenze con Universal Analytics

Analisi dei dati con Google Analytics 4

Lanciato nel lontano 2005, Google Analytics è uno degli strumenti forniti gratuitamente da Google: si tratta di un servizio di web analytics che permette di monitorare il traffico sui siti web e di analizzare statistiche dettagliate sui visitatori e sui comportamenti che assumono durante la navigazione. Per funzionare correttamente, Google Analytics deve essere collegato al sito web da cui raccoglie dati, elaborandoli e organizzandoli in tabelle, flussi e grafici che possono essere facilmente compresi.

Questa piattaforma è fondamentale per chi gestisce un business online perché permette di avere un controllo a 360° sulle strategie di marketing, comunicazione e commerciali messe in atto.

Nel 2014 Google rilasciò la versione denominata Universal Analytics (UA) che, a partire dal 1° luglio 2023, ha smesso di elaborare i dati, portando così tutti i siti web italiani a migrare alla versione Google Analytics 4 (GA4), che si differenzia da UA sotto alcuni aspetti e apporta una serie di nuove funzionalità.

A distanza di qualche mese dalla migrazione, analizziamo insieme vantaggi e differenze tra GA4 e UA.

Le differenze tra Universal Analytics e Google Analytics 4

La principale differenza tra UA e GA4 risiede nel modello di raccolta dei dati: UA utilizza il modello basato sulla sessione mentre Google Analytics 4 utilizza il modello basato sugli eventi.

Per Universal Analytics la sessione è intesa come l’insieme delle interazioni di un utente con un determinato sito web in uno specifico arco temporale. Le interazioni avvenute vengono raccolte e memorizzate da Analytics sotto forma di hit, che possono includere:

  • visualizzazioni di pagina

  • eventi

  • transazioni

Una singola sessione può contenere più hit.

Con il modello basato sugli eventi, Google Analytics 4 raccoglie e memorizza le interazioni degli utenti sotto forma di eventi. Gli eventi forniscono informazioni su:

  • visualizzazioni di pagina

  • clic su pulsanti

  • azioni degli utenti

  • eventi di sistema

Le informazioni trasmesse con questo modello sono più dettagliate sia per quanto riguarda l’azione eseguita dall’utente, sia perché offrono un contesto più specifico sull’evento o l’utente interessato. Infatti, questo modello può offrire informazioni sul valore dell’acquisto, sul titolo della pagina visitata o la posizione geografica dell’utente.

Un’altra differenza tra Universal Analytics e Google Analytics 4 riguarda gli spazi di identità, gruppi di identificatori che servono ad Analytics per capire i percorsi degli utenti sui siti web. Mentre su UA era difficile misurare i percorsi degli utenti su più dispositivi e di conseguenza deduplicare gli utenti, GA4, invece, riesce ad elaborare i dati utilizzando tutti gli spazi di identità e crea un unico percorso utente in base a tutti i dati associati alla stessa identità. In questo modo è possibile deduplicare gli utenti e tracciare un quadro completo dei loro rapporti con il sito web.

Le nuove funzionalità di GA4 e i suoi vantaggi

Google Analytics 4, quindi, riesce a fornire molte più informazioni sulle attività svolte dagli utenti su un sito web perché raccoglie molti più dati. Questo è possibile grazie ad alcune funzionalità che non erano presenti in Universal Analytics.

Le principali novità introdotte da GA4 sono:

  • Monitoraggio multipiattaforma: permette di tracciare gli stessi utenti su piattaforme diverse e dispositivi diversi con la proprietà web+app. Per realizzare questi tracciamenti GA4 si serve degli streams, ovvero dei flussi di dati, che possono essere creati impostando alcuni criteri (es. stream per traffico web o stream per traffico app). In più, questa funzionalità facilita il monitoraggio delle conversioni perché riesce a seguire il percorso completo dell’utente anche se inizia la navigazione da app e dopo termina l’acquisto sul sito web;

  • Esportazioni in BigQuery: GA4 fornisce nuovi strumenti per realizzare analisi e report avanzati e offre la possibilità di esportare i dati in BigQuery. Si tratta di un warehouse aziendale che consente di gestire e analizzare i dati con funzionalità integrate come machine learning, analisi geospaziale e business intelligence. Questa funzionalità e vantaggiosa perché offre uno spazio di archiviazione quasi illimitato per i dati e permette un’analisi super avanzata che UA non poteva garantire senza un connettore esterno;

  • Apprendimento automatico: GA4 lo utilizza per fornire informazioni intelligenti. È in grado, infatti, di fornire una visione completa del rendimento di una campagna creata, ad esempio, sia su Google Ads che su Facebook Ads grazie alla capacità di abbinare i dati;

  • Acquisto e abbandono: Google Analytics 4, sempre grazie all’apprendimento automatico, può prevedere la probabilità di acquisto e il tasso di abbandono permettendo a chi gestisce un e-commerce di fare marketing in maniera più efficace e concentrarsi di più sugli utenti con maggiore probabilità di conversione.

Attraverso l’adozione di una metodologia di raccolta dei dati basata sugli eventi, in sintesi, Analytics 4 ora dispone di una maggiore flessibilità e scalabilità e consente di eseguire analisi più personalizzate in tempi più rapidi.

Come passare da Universal Analytics a Google Analytics 4

Per chi non lo avesse ancora fatto, per passare da UA a GA4 occorre svolgere una serie di passaggi tecnici:

  1. Aprire Google Analytics e cliccare in basso su Amministrazione;
  2. Cliccare “Crea una proprietà GA4”;
  3. Dalla colonna “Proprietà” selezionare quella di Universal Analytics su cui si vuole lavorare;
  4. Cliccare su “Assistente alla configurazione GA4”;
  5. Dare un nome, inserire l’url del sito, scegliere il fuso orario corretto, la valuta e salvare;
  6. Selezionare la voce “stream di dati” e poi “web”;
  7. Copiare l’ID di misurazione in alto a destra per poi inserirlo nel relativo tag su Google Tag Manager;
  8. In caso di campagne con Google Ads, nella sezione “Collegamento dei prodotti” collegare l’account Google Ads e quello Merchant Center;
  9. Per il remarketing avanzato e i report, assicurarsi che nella sezione “Raccolta di dati per Google Signals” sia attivato il pulsante On.

All'inizio potrebbe sembrare complesso, ma una volta che ci si abitua alla nuova interfaccia, Google Analytics risulterà semplice da utilizzare e faciliterà molto le attività di monitoraggio e analisi.

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